Da IL SECOLO XIX ed. LEVANTE
15 gennaio 2008
Il traforo prende quota
Giuliano Macciò
«Ci vorrà del tempo, almeno due- tre anni di lavori, perché il tunnel tra la Fontanabuona e il mare sia realizzato. L’iter prevede che il tracciato scelto diventi prima progetto preliminare e quindi esecutivo, ma l’opera si farà. La Regione farà la sua parte, non potrebbe e non potrà finanziare l’intero intervento, ma qualche decina di milioni potrebbe pure investirli, a condizione che ci siano altri soggetti a dare il loro contributo».
Lo hanno detto, nella sede del comune di Cicagna (nella foto), il presidente della Regione, Claudio Burlando, e gli assessori regionali ai Trasporti, Luigi Merlo, all’Industria, Renzo Guccinelli, e all’Ambiente, Franco Zunino, alla presenza di tutti sindaci della Val Fontanabuona, altre autorità e del direttore dell’Associazione degli industriali, Paolo Corradi. Già, perché senza quel tunnel atteso ormai da decenni, non ci può essere nuovo sviluppo per la valle, così vicina in linea d’aria all’autostrada e con tanti spazi disponibili, ma in pratica ancora lontana e con strade già oggi troppo trafficate.
Il progetto
La promessa di Burlando («La solita aria fritta, promesse che non costano nulla», dicono gli esponenti di Forza Italia, Giovanni Boitano in testa) è legata a una condizione: che siano i Comuni a scegliere il tracciato, si mettano d’accordo su un’ipotesi. Infatti, nel corso degli anni, più si parlava del tunnel, più spuntavano progetti. Oggi ne sono rimasti quattro, tre che portano a Rapallo,(dove, tra l’altro, è in corso anche la realizzazione del nuovo ospedale) e uno lungo la direttrice Ferrada - Recco. Tutte soluzioni che conducono in prossimità dei due caselli autostradali. Un obiettivo che, svincolato dalla “gronda “autostradale del Levante, per il momento non realizzabile, potrebbe essere invece traguardato attraverso un progetto ad hoc. L’invito ai sindaci fatto da Burlando è di condividere un’ipotesi di tracciato entro 2 mesi, per poterne poi valutare i costi e individuare le fonti di finanziamento dell’infrastruttura. L’appuntamento del presidente è tra due mesi, a Lumarzo, dove, a quell’epoca sarà inaugurata una residen za per anziani. «Siamo di fronte a un’opera - spiega Burlando - che potrebbe essere co-finanziata anche tramite i Fondi Strutturali dell’Unione Europea, con risorse statali, Anas e Autostrade per l’Italia Spa, trattandosi di una infrastruttura di collegamento con caselli. Ma dovete presentare un tracciato condiviso».
Comunità montane
A parte Moconesi e Cicagna (circa 2.500 residenti), ci sono comuni come Tribogna (circa 600 abitanti). Il presidente ha parlato anche dei piccoli centri. «L ’assegnazione alle Regioni del riordino e della riorganizzazione delle Comunità Montane - dice Burlando - dopo le decisioni della Camera che eliminano i tagli basati su criteri altimetrici, sarà, per la Liguria l’occasione di avviare una legge di riforma anche per i piccoli comuni in difficoltà. Ora che il testo governativo varato, rispetto alla riforma annunciata nei mesi scorsi del ministro Lanzillotta, è diventato più flessibile e molto più equilibrato credo ci si debba mettere subito a lavorare. Per questo nella nostra agenda per il 2008 c’è una legge che punta a centrare un doppio obiettivo: il riordino delle 19 Comunità Montane liguri e un concreto intervento per i piccoli comuni, soprattutto quelli dell’entroterra».
Ardesia
La Regione ha ribadito la volontà di arrivare presto all’approvazione di una legge, sulla base di una proposta della Provincia per il rilancio del settore. Il Distretto industriale ardesiaco ha costituito un consorzio per il marchio di qualità (”Ardesia Liguria Scrl”) e sta approntando “Casa Ardesia”, spazio destinato a diventare il centro di attività promozionali, commerciali, imprenditoriali e di ricerca.
Depurazione
La Regione parteciperà con proprie risorse alla spesa per realizzare un impianto di depurazione in Fontanabuona, a San Colombano.